Differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra

Psicologo

Partiamo dal primo scalino della scala, dove troviamo il nostro Psicologo, esso non è un medico, è un professionista della salute laureato in Psicologia, successivamente abilitato all’esercizio della professione da un esame di Stato che gli permette di accedere all’iscrizione dell’Albo A Professionale. La professione dello psicologo è regolata da una specifica normativa, il codice deontologico, che ne definisce i doveri ed i limiti, e lo scopo principale che riguarda la prevenzione del disagio o dei disturbi psicologici, la promozione del benessere della persona e il recupero dello stesso, tramite un’attenzione focalizzata al funzionamento della mente, con le sue componenti fisiologiche, psicologiche, personologiche, relazionali e ambientali

Lavorare come psicologo significa occuparsi generalmente di: diagnosi, tramite l’utilizzo di test e colloqui psicologici, sostegno o supporto psicologico che si intende un percorso di aiuto focalizzato su uno specifico problema di vita o momento di difficoltà. L’obiettivo è quello di promuovere la crescita e l’autonomia personale, attraverso lo sviluppo delle risorse individuali.

Psicoterapeuta

Nel secondo scalino troviamo lo Psicoterapeuta, anch’esso non è un medico, laureato in Psicologia, abilitato all’esercizio della professione da un esame di Stato che gli permette di accedere all’iscrizione dell’Albo A Professionale, successivamente con una Scuola (di 4 o 5 anni) diventa Specializzato in Psicoterapia, colui che ha lo strumento clinico che consente di trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici.

La legge italiana prevede che possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione post-lauream, che prevede un percorso, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente, dove viene anche svolto un tirocinio pratico continuativo e la costante supervisione da parte di psicoterapeuti esperti. Quello dello psicoterapeuta è un titolo legale aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, che garantisce suddetta formazione.

Nell’ambito della stessa categoria di psicoterapia vi sono molti approcci, che prevedono teorie e metodi alquanto diversi tra loro. Lo psicoterapeuta – a differenza dello psicologo – è dunque il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici. All’interno di una sofferenza psicologica significativa lo psicoterapeuta, identificando la natura della problematica presentata, va a stilare un programma di intervento basato su trattamenti scientificamente validati. Il trattamento che mette in atto il terapeuta e che durante il primo colloquio viene condiviso con il paziente è finalizzato alla cura del disagio psichico e alla riduzione dei sintomi attraverso:

  • l’individuazione dei fattore che causano e mantengono il problema
  • l’incremento delle risorse personali e l’apprendimento di nuove strategie di fronteggiamento.
    L’obiettivo di una psicoterapia sono la cura e il cambiamento di modalità che possono essere:
    emotive, cognitive, comportamentali e relazionali fondati su una specifica teoria di riferimento e rivolti al singolo, alla coppia, alla famiglia o un gruppo.

Psichiatra

Il terzo scalino vede lo Psichiatra, esso è un medico laureato in medicina e chirurgia con un corso universitario di 6 anni e un ulteriore specializzazione in psichiatria, lo psichiatra oltre a valutare e seguire i pazienti affetti da patologie psichiatriche prescrive i farmaci che ristabiliscono l’eventuale scompenso chimico che si sono verificati all’interno dell’organismo del paziente e segue costantemente l’andamento della terapia prescritta; a sua volta lo psichiatra può specializzarsi anche in psicoterapia. I principali ambiti di applicazione della psichiatria sono: 

– la neuropsichiatria infantile e adolescenziale 
– la neuropsichiatria 
– la psichiatria delle dipendenze
– la psichiatria geriatrica 
– la psichiatria forense. 

Qualora lo psichiatra non sia anche psicoterapeuta, nel caso lo ritenga necessario, è tenuto a suggerire al paziente un percorso di psicoterapia da affiancare o meno alla terapia farmacologica. Concludendo possiamo dirvi che non c’è una competizione fra le tre figure professionali: psichiatri, psicologi e psicoterapeuti infatti tutti possono lavorare in sinergia unendo i loro saperi al servizio della persona.