Disturbi della nutrizione e alimentazione
Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione
Questi tipi di disturbi, se risultano persistenti nel tempo, sono associati ad un’alterazione della percezione corporea e del controllo del proprio peso e delle forme, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico di chi ne soffre.
In genere l’età di esordio è compresa tra i 15 e i 19 anni; anche se si rileva un aumento dei casi a esordio precoce dovuto sia alla manifestazione precoce dell’età puberale sia alla massiccia esposizione dei giovani di oggi a modelli “adultizzati”: oggi i bambini e i ragazzi sono esposti a stimoli che contribuiscono a nutrire l’idea di un’immagine di magrezza definita come bello e perfetto, che sfiora l’eccesso e sostanzialmente l’irraggiungibile.
Partendo dalla definizione del DSM-5 i disturbi alimentari sono caratterizzati da comportamenti che portano ad un alterato consumo o assorbimento di cibo tali da compromettere significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. I disturbi alimentari sono caratterizzati da comportamenti specifici come:
eccessiva preoccupazione per il proprio peso;
eccessiva preoccupazione per la propria forma fisica, legata ad estenuante attività;
calo del consumo di cibo;
diete;
abbuffate;
vomito;
abuso di diuretici, lassativi o pillole per dimagrire.
Ai nostri giorni,le persone che si trovano a vivere questo disagio, sia interno che esterno, provano una mancata consapevolezza del comportamento disfunzionale che stanno attraversando o addirittura un atteggiamento di negazione totale del problema, tutto questo perciò, può rallentare la richiesta alle cure che dovrebbero essere invece tempestive. La maggior parte delle richieste di presa in carico arrivano attraverso l’iniziativa di un familiare, che notando un evidente cambiamento fisico cercano aiuto per non arrivare ad uno stato di urgenza che vedrebbe le condizioni di salute precarie o addirittura critiche.
Nel quadro generale del disturbo alimentare potremmo trovare alcune di queste cause:
- Fattori fisici: ereditarietà; precedenti diete dimagranti;
- Fattori psicologici: rapporti familiari problematici; traumi infantili; violenza sessuale; trasformazione dell’anoressia nervosa preesistente; tendenza al perfezionismo unita al senso di inefficacia; bassa stima di sé; depressione; stile passivo di comportamento; preoccupazioni relative al peso e alla linea.
- Fattori sociali: influenze della moda attraverso i media;enfatizzazione della magrezza come attributo della bellezza, del successo e della felicità; derisione per il proprio aspetto fisico nell’infanzia e nell’adolescenza.
Nel caso del disturbo alimentare vediamo come le sedute di Psicoterapia sono orientate al trattamento dei sintomi e dei disturbi correlandoli all’emotività e ai vissuti in risposta agli eventi critici, che la persona ha vissuto; fattore fondamentale è quello di lavorare in sinergia con il paziente, con la famiglia e con gli altri professionisti coinvolti (medico di base o pediatra, psichiatra, dietologi e nutrizionisti)per tutta la fase della malattia; sostenendo il/la paziente nel trovare giorno per giorno la forza di non arrendersi, sostenendo la famiglia e raccogliendola nella difficoltà di gestione dei sintomi e dei comportamenti manifesti, coltivando insieme la costanza, la pazienza e la forza per affrontare e superare questo momento.